La pandemia da Coronavirus sta sfinendo ogni parte del mondo. Ovunque poniamo gli occhi si vedono persone che soffrono, che non riescono a mangiare, perché l'economia si è fermata.
Tutto si è fermato.
Le città restano immobili sotto lo sguardo dei telegiornali. Incuranti, forse, del dolore che sta colpendo i suoi abitanti.
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Il Duomo di Milano vuoto, di Massimiliano Tonelli. |
Non è la prima volta che il mondo viene colpito da una pandemia, ma questa ha leso drasticamente intere generazioni, trovando impreparati i governi, che si ritrovano a veder morire migliaia e migliaia di persone senza poter intervenire.
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Misurazione febbre per entrare in luoghi comuni. |
Ma questo ci serva da monito. La normalità di cui si parla è molto lontana.
Bisognerà inventare un nuovo futuro per non ritrovarsi costantemente impauriti dal contatto umano.
Nel clima di incertezza, che tenderà a crescere, conseguenzialmente muteranno non solo i rapporti interpersonali, ma anche quelli fra le stesse collettività. Non ci saranno modelli di riferimento, ma si dovrà inventare, a conclusione, un nuovo modo di vivere, di comunicare, di avere interscambi su basi inedite. A quel punto, in molti, si porranno quegli interrogativi che oggi non si possono e non si devono porre perché ora c’è soltanto da considerare l’imperativo della sopravvivenza.
Un Italia che ha voglia di ripartire: https://www.teknoring.com/news/lavoro/ingegneri-coronavirus-futuro-finzi-milano/.
• http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
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