venerdì 3 aprile 2020

STEP #06 ~nella letteratura~

La storia e il progresso scientifico di cui facciamo parte sono frutto di invenzioni di menti straordinarie, che hanno saputo, nel loro piccolo o in campo mondiale, trasformare le nostre abitudini.
Così sono molte le storie che vengono trasmesse sugli inventori che hanno saputo modificare la nostra quotidianità.

In Le mie Invenzioni, Autobiografia di un genio, Nikola Tesla  pubblicò questa incredibile autobiografia a puntate, nel corso del 1919, sulla rivista «Electrical Experimenter», rivolgendosi soprattutto ai giovani lettori con la speranza di stimolarli a coltivare con passione i primi slanci creativi, che spesso modellano in modi imprevedibili i futuri destini.

❝ [...] Il progressivo sviluppo dell'uomo dipende esclusiva­mente dalle sue invenzioni. Esse sono il prodotto più importante della sua creatività. Il fine ultimo delle in­venzioni è il dominio completo della mente sul mondo materiale, la sottomissione delle forze della natura a favore delle necessità umane. Questo è il difficile com­pito dell'inventore, molte volte incompreso e non ricom­pensato a dovere. Egli però viene ampiamente ripagato dal piacere di applicare le proprie abilità e dalla consapevolezza di far parte di una classe privilegiata, senza la quale la razza umana sarebbe già scomparsa molto tempo fa, nel corso della dura lotta contro gli spietati elementi naturali. [...] ❞

Molti altri cercano di raccontare com'è nato il mondo o le regole di cui esso è composto.
Seppur sia un libro a sfondo religioso,  I sette peccati mortali La Superbia, di Giulio Marchetti Ferrante, narra di come sono stati inventati i principali peccati e sentimenti che compongono la nostra vita.

❝ [...] - Donna chi ti ha fatto così bella?
Ben lo sapeva il perverso, però Eva balzò il cuore nel petto, e, chinando gli occhi, modestamente spiegò:
- Colui che mi ha creata.[...]
- Non comprendo perché il tuo creatore non abbia completato la tua bellezza, rivelandoti il modo di renderla anche più affascinante. [..]
- Non parlare al tuo compagno né di me, né del nostro incontro. [...] Evita un male che si chiama gelosia. [...]

Adamo infatti nulla seppe, né del colloquio, né della colpa che creò: la dissimulazione. [...] ❞

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